Comunicato Stampa del 12/10/2012 Nuovi pianeti La Nasa rende pubblica oggi la scoperta di un nuovo pianeta, distante 40 anni luce dal nostro, fatto interamente di diamanti. Il suo nome è 55 Cancri E, possiede un raggio due volte più grande di quello terrestre e una massa otto volte maggiore. Il pianeta era stato già avvistato nel 2004, ma solo lo scorso anno gli studiosi sono riusciti a determinarne la massa e le dimensioni, grazie al telescopio Spitzer dell'agenzia spaziale USA. A partire da queste informazioni raccolte negli anni, gli studiosi di Yale hanno stimato la composizione chimica del pianeta studiando modelli computazionali di tutte le possibili combinazioni di elementi che renderebbero possibile la sua esistenza con queste specifiche caratteristiche. Il risultato è che questo nuovo pianeta, già battezzato da alcuni "super terra", è composto di diamante, organizzazione chimica particolare del Carbonio. Proprio questo è il dato rilevante: la nostra struttura biologica, la vita sul nostro pianeta, si basa sul Carbonio, e scoprire un pianeta fatto interamente di Carbonio fa subito presupporre la possibilità di qualcosa di analogo a 40 anni luce di distanza da noi. Nel 2011 il team scientifico di Madhusudan aveva annunciato la scoperta di un mondo ricco di Carbonio, un esopianeta gigante gassoso, chiamato Wasp 12-b. Questo pianeta, insieme a 55 Cancri E, permette di avanzare scientificamente l'ipotesi che questi pianeti rocciosi composti di carbonio possano sviluppare un'atmosfera ed una fisionomia simile alla Terra, rendendosi idonei per ospitare la vita così come noi la conosciamo. Cancri 55 E ruota intorno alla sua stella, a cui è più vicino di 25 volte di quanto Mercurio lo sia al Sole, e ruota con velocità incredibile, infatti il suo anno dura circa 18 ore, e orbitando a tale velocità sulla sua superficie sviluppa una temperatura di 2150° C. "Su questo pianeta – ha spiegato a Universe Today il coordinatore dello studio, Nikku Madhusudhan, dottore di ricerca in fisica e astronomia a Yale - "subito al di sotto della superficie c'è un sottile strato che contiene sia grafite sia diamante. Al di sotto di questo poi ce ne è uno molto consistente, circa un terzo del raggio del pianeta, composto quasi esclusivamente di diamante per lo più simile a quello che si trova anche sulla Terra, ma molto puro”. Ancora più in profondità, dicono i ricercatori, il diamante potrebbe essere anche in forma liquida. "Questo è solo il primo sguardo a un mondo roccioso con una chimica completamente diversa dalla Terra". Prima che la notizia fosse ufficiale, gli astronomi erano convinti che questo pianeta contenesse acqua super in grandi quantità, dando per scontato che la sua composizione chimica fosse simile a quella della Terra. Secondo il nuovo studio invece, l'acqua potrebbe anche non esserci, e il pianeta potrebbe essere composto soprattutto di Carbonio (grafite e diamante), Ferro, Carburo di silicio e forse qualche silicato. Secondo David Spergel, astronomo di Princeton, questo mondo di diamante rappresenta probabilmente il primo di una nuova classe di pianeti con una chimica inedita, mai osservata o ipotizzata dalla scienza umana. "Diversamente dal nostro Sistema Solare che è dominato dall'ossigeno e dai silicati, questo sistema planetario è pieno di carbonio - ha spiegato – mentre ancora non è chiaro l'impatto che questa scoperta avrà per la nostra comprensione dell'evoluzione dei sistemi planetari, non c'è dubbio che è un passo fondamentale verso quella della diversità tra i pianeti dell'Universo". La ricerca e la storia di questo curioso pianeta è stata raccontata, tramite la pubblicazione dei dati di laboratorio, dal Centro per l’astronomia e l’astrofisica dell’Università di Yale, la cui ricerca è stata pubblicata sull'Astrophysical Journal Letters. Pubblicato da ArticoloTre - Michele Solomita - 12/10/2012 |
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